E-Oyiku

E... eh? eh. Eeeeh eheheh... eh, Eheh EH; eheheh. EH?! Eh!!! Ehhh eheh eh EH: eEEEH hE HH e................

Oggi è otto febbraio. Guardo dalla finestra e vedo le goccie poggiate la vetro, soavi, quasi cristalline, che aprono lo sguardo al panorama che c'è là fuori: Un faggeto. Un faggeto non come tutti gli altri, ma un faggeto speciale, perchè è un faggeto che può sentire tutti nostri pensieri, assorbirli e riportarli fuori sotto forma di dolci abbracci floreali in primavera. Eh si, ancora non è primavera lo so, ma chi di noi non aspetta con ansia la ghiotta stagione dai mille colori, che s'intrecciano E s'intrecciano in un'apoteosi di meravigliosa ESTASI...

Non vedo, seppur mi muovo; non sento le creature muoversi, gli uccelli cantare, le oche agitarsi... Sempre ricordo cosa posso e non posso fare, E chiuso qui in queste mie radici, sento la linfa, ma non vedo le sue forme... Ricordo sempre cosa accade e cosa non accade, E aperto ormai questo mondo, non vedo l'orizzone, ma sento il suo richiamo... Mai dimentico quando sono e quando non sono stanco di pensare, E di agire, se mi è permesso parlare, ridere, giocare... Non dimentico mai di pensare quando sono stanco di ridere, o quando gioco a parlare, agire se mi è concesso... seppur non vedo, mi muovo... Gli uccelli continuano a cantare,